Lug 18, 2017 | Focus On



Il biennio 2016/2017 delle Camere di Commercio Italiane all’Estero-CCIE, è stato un periodo contraddistinto da molti cambiamenti epocali a livello internazionale, a partire dallo scorso Congresso, il 17°, fino a quello di oggi. La condivisione è infatti la parola chiave del 18° Meeting dei Segretari Generali delle CCIE e collaboratori, dal 3 al 5 luglio 2017; si sono ritrovati a Roma i manager delle 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero, all’interno di tanti gruppi di lavoro e incontri con i soggetti esterni di riferimento per la rete. Il Meeting è infatti l’annuale incontro che vede riunirsi la dirigenza e i manager delle 78 CCIE. Sviluppo di servizi innovativi, comunicazione, Italian Sounding e progettazione europea sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati in questi tre giorni, insieme al dibattito intorno al libro del mai dimenticato Edoardo Pollastri, che garantiranno un forte e tempestivo aggiornamento di tutto il sistema con la messa in comune di un vero tesoro di conoscenza globale. I servizi delle Camere di Commercio Italiane all’Estero sono infatti sempre più orientati verso contatti d’affari, assistenza e consulenza per le aziende italiane all’estero e rappresentano un formidabile Network di professionisti che, ogni giorno, promuove il Made in Italy nel mondo! Ad esempio il Desk Europa di Assocamerestero promuove il brand CCIE e l’europrogettazione in Europa e nei Paesi Terzi.
Apr 8, 2017 | Focus On
Rassegna stampa
Sul sito della Camera dei Deputati è disponibile il testo del decreto legislativo presentato dal Governo Gentiloni il 23 febbraio 2017 in attuazione della IV Direttiva antiriciclaggio. Il decreto recepisce la direttiva UE 2015/849, che ha introdotto disposizioni volte ad ottimizzare in tutti gli Stati membri l’utilizzo degli strumenti di lotta contro il riciclaggio dei proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo.
Viene inoltre istituito il Registro dei titolari effettivi di persone giuridiche e trust, allo scopo di accrescere la trasparenza e di fornire alle autorità strumenti efficaci per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
È prevista altresì l’istituzione di un registro centrale dei trust produttivi di effetti fiscali, in cui saranno custodite le informazioni sulla titolarità effettiva del trust.
Inoltre, il provvedimento razionalizza il complesso degli adempimenti posti a carico degli attori del sistema, eliminando formalità e tecnicismi in ordine alle modalità di conservazione dei dati e dei documenti, ritenuti eccessivi rispetto alle esigenze di uniforme ed omogenea applicazione del diritto comunitario e, come tali, potenzialmente anticompetitivi.
Atto del Governo: 389
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo e recante modifica delle direttive 2005/60/CE e 2006/70/CE e attuazione del regolamento (UE) n. 2015/847 riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (CE) n. 1781/2006 (389)
Fonte: Web
Mar 7, 2017 | Focus On
Londra – Via dall’Europa e consolidare gli scambi commerciali con le colonie inglesi. Questo potrebbe essere lo scenario dei prossimi anni in Gran Bretagna.
Ritornare alle Commonwealth ma farlo in chiave moderna riconoscendo l’indipendenza delle ex-colonie, ma stringendo forti legami economici e commerciali in “ricordo di vecchi legami.
Questa nuovo passo viene chiamato dal governo inglese, Empire 2.0, e tale progetto dovrebbe iniziare a concretizzarsi con il il summit annuale dei ministri dei 52 paesi del Commonwealth, in programma per giovedì e venerdì. Addirittura il continente Africano diventerà una “zona commerciale di libero scambio” portando, secondo, il governo inglese anche benessere in Africa.
Questa idea di un impero 2.0 rientrerebbe nelle idee del periodo pre-Brexit quando esponenti del partito dell’Ukip, sostenevano che la Gran Bretagna poteva vivere anche senza Europa, in virtù proprio delle Colonie ed ex colonie che ha avuto, insomma dell’impero Britannico. Questo punto di vista in passato è stato uno dei punti di forza della Gran Bretagna, ora riproposto in una chiave più moderna e “moderata”.
Insomma, ancora una volta la Gran Bretagna, conservatrice del suo passato, prova a giocare un’altra carta per rimediare, forse, alla Brexit, oppure per dare un taglio netto e definitivo all’Europa, la quale dal canto suo non farà sconti agli inglesi.
Una Gran Bretagna che si ripiega su se stessa, ritornando al passato, come se volesse resettare gli anni in cui ha fatto parte dell’Europa, una May sempre più decisa ad uscire, ma con ancora tanti dubbi e domande a cui è difficile al momento dare una risposta certa.
Tutto questo quando in Europa al vertice a Versilles con la Merkel, Hollande, Rajoy e il primo ministro italiano Gentiloni, studiamo il nuovo cammino dell’Europa zoppa della Gran Bratagna, ed anche dall’ Europa sembra arrivare un futuro molto incerto, la Markel dice al vertice : “Dobbiamo avere Paesi che vadano avanti più rapidamente rispetto ad altri”, lasciando intendere scenari poco chiari… Gran Bretagna ed Europa, due realtà ormai che si stanno allontanando l’uno dall’altra, come due grossi iceberg che vanno alla deriva.
Una volta Londra era famosa per il suo grigio di Londra,… questo grigio e nebbia oggi sembrano essere ancora più fitti. Per gli italiani? Beh aleggia uno stato di confusione e di attesa, poco cambia con Empire 2.0, forse è meglio iniziare a studiare la storia delle colonie e capire, o meglio tentare di capire in che direzione punta la politica e l’economia britannica. Spesso per andare avanti è necessario fare un passo indietro, forse è quello che sta pensando la Gran Bretagna, o forse è un basso nell’oblio. Mah! …staremo a vedere…
Francesca Salimbeni
By Italoeuropeo – March 6, 2017